giovedì 14 febbraio 2008

Pistoni Martina 3^c Gruppo Ricercatori

CHE COSA SI PUO FARE PRIMA DEL TERREMOTO?
PREVISIONE E PREVENZIONE
Spesso questi due termini si possono confondere ma in realtà hanno significati diversi: non è possibile avere dei dati esatti che permettono di sapere il momento e il luogo in cui avverrà il sisma.
Attualmente non è possibile predire un terremoto, esistono però "fenomeni premonitori" che possono aiutare, è più utile prestare attanzione all'osservazione dei mutamenti del livelli del terreno, studio e analisi dei terremoti avvenuti precedentemente.
Prevedere un sisma significa fare una PREVISIONE PROBABILISTICA:con buona approssimazione si possono individuare le aree e l'intensità.I ricercatori hanno redatto una Classificazione Sismica che serve ad avere un quadro della situazione del territorio, tale classificazione si basa sull'osservazione dell'intensità massima negli ultimi 1000 anni e l'intensità corrispondente ad un determinato "periodo di ritorno". La "Carta della Pericolosità" evidenzia le zone dove è necessario attuare una seria politica di prevenzione. Non sono le oscillazioni del sisma una minaccia ma il trasferimento delle oscillazioni agli edifici. Attuare una politica di prevenzione significa agire sul patrimonio edilizio. Le strutture possono subire due fasi:
elastica ( forze maggiori ad una certa intensità che provocano deformazioni momentanee) e plastica ( le strutture si deformano in modo permanente). Bisogna evitare, durante la progettazione, il pericolo di entrare nella fase plastica e quindi evitare di arrivare al limite di rottura (microzonazione sismica).

1 commento:

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